REGOLAMENTO DELLA ATTIVITÀ “OLD”

Art.1 (Riconoscimento e spirito della attività ) 

1. La Federazione Italiana Rugby, riconosce l’attività “OLD” (o VETERANS) come attività non agonistica svolta da squadre di giocatori che hanno compiuto il 35 anno di età.

2. Lo spirito non competitivo della pratica di tale attività è enfatizzato e riassunto nel motto internazionalmente riconosciuto: “Divertimento, Amicizia, Fraternità”( Fun, Friendship, Fraternity).

Art.2 (Società) 

1. L’attività “OLD” è svolta da Squadre, all’interno di Società che svolgono attività federale o Società appositamente costituite. L’attività OLD, in quanto attività non agonistica e puramente amatoriale, non dà diritto a voto. 

Art.3 (Tesseramento) 

1. I giocatori, per svolgere l’attività “OLD” devono essere tesserati alla FIR per tale categoria. 

2. Il tesseramento di giocatore della categoria “old” è incompatibile con il tesseramento di giocatore che svolga attività agonistica, ma non è incompatibile con qualunque altro tipo di tesseramento.                

3. Ai sensi del regolamento sanitario é condizione indispensabile per il tesseramento annuale e la partecipazione all'attività non agonistica la presentazione da parte degli interessati del certificato di stato di buona salute di cui al D.M. 28 febbraio 1983. Il Presidente della Società, richiedendo il tesseramento o il rinnovo dello stesso, si assume la responsabilità in ordine al possesso, da parte del giocatore, del prescritto certificato che deve essere conservato presso la società sportiva di appartenenza 

4. I giocatori, una volta tesserati, tenuto conto dello spirito della attività, possono giocare in squadre diverse. 

Art.4 (Regole del gioco) 

1. Le Regole del gioco sono quelle del “Golden Oldies Rugby” internazionalmente praticato. Sono applicate le Regole del Gioco IRB per la categoria Under 19 con le seguenti modifiche : 

2. La partita ha la durata di 2 tempi di 20 minuti ciascuno con un intervallo di almeno 5 minuti. 

3. Tutti i giocatori devono essere muniti di un adeguato equipaggiamento ed essere in possesso di carpe da gioco con tacchetti corti ATTIVITA’ AMATORIALE OLD 

4. Tutti gli 8 giocatori mischia dovranno rimanere legati finché la palla non sia libera. 

5. Non è concesso al mediano di mischia di rincorrere la palla intorno alla mischia. 

6. Durante la mischia non è permesso spingere. 

7. L’ ingaggio tra le prime linee deve essere effettuato lentamente. 

8. La squadra in difesa può calciare fuori la palla solo entro la linea dei propri 22 m. 

9. Durante la rimessa laterale tutti gli 8 giocatori della mischia debbono essere in linea e partecipare alla rimessa. Non sono ammesse rimesse laterali veloci. 

10. La squadra che segna la meta ha diritto al calcio d’avvio che consegnerà la palla alla squadra avversaria. 

11. I cambi e le sostituzioni dei giocatori sono illimitati. 

12. Le regole del fuori gioco (10 metri) devono essere rigorosamente applicate durante la mischia e la rimessa in gioco laterale. 

13. Il giocatore portatore di palla deve passarla al massimo dopo 20 metri.

14. Tutti i giocatori devono attenersi alle regole del placcaggio secondo i colori dei pantaloncini che vestono i giocatori avversari. 

15. I capitani delle squadre sono responsabili per il comportamento corretto dei propri giocatori.

16. Le regole di gioco possono essere modificate in comune accordo tra i capitani delle squadre. L'arbitro dovrà sempre richiedere ai capitani se intendono introdurre norme o cautele particolari nel gioco. 

17. Ai fini della applicazione delle regole sul placcaggio, il colore dei pantaloncini è: bianco o quello della Società : sino a 60 anni rosso :oltre i 60 anni . Il giocatore non può essere placcato e può essere fermato solo abbracciandolo. oro : da 65 a 70 anni Il giocatore non può essere placcato e non può essere abbracciato . Il Giocatore può essere fermato ponendosi di fronte allo stesso con le braccia aperte. viola : oltre 70 anni . Il giocatore non può essere placcato e non può essere abbracciato nè ostacolato in alcun modo. 

Art.5 (Arbitri) 

1. Le partite devono essere arbitrate da arbitri inquadrati in una delle categorie previste dall’art.60 del Regolamento organico. La loro partecipazione è a titolo personale e fine a se stessa, al di fuori della programmazione federale, salvo tornei o manifestazioni organizzati dalla Federazione. 

2. Gli arbitri fuori ruolo devono essere, al pari dei giocatori, in possesso di un certificato di buona salute. 

Art.6 (Svolgimento della attività) ATTIVITA’ AMATORIALE OLD 

1.Il Capitano o l’Accompagnatore è tenuto a presentare all’arbitro la lista dei giocatori partecipanti alla gara, che deve procedere al loro riconoscimento. Non è necessaria l’iscrizione nella lista del nominativo di un tecnico. 

2. Solo per quanto applicabili, tenuto conto della natura non competitiva della attività, si richiamano le norme del R.O. sulla attività agonistica, fatta in ogni caso salva la necessità della presenza di un medico. 

Art.7 (Sanzioni disciplinari) 

1. Le sanzioni disciplinari sono comminate dall’arbitro e sono fini a se stesse. Il cartellino rosso determina l’impossibilità del giocatore, salva diversa regolamentazione in caso di torneo, di partecipare alla gara in cui è stato espulso ad altre gare programmate nella stessa giornata. 

2. I comportamenti contrari allo spirito di tale attività, amatoriale e non competitiva sono, considerati contrari ai doveri di lealtà e correttezza tra i tesserati e passibili delle sanzioni previste dall’art.20 del Regolamento di Giustizia, fatta salva l’applicazione di altre norme specifiche.

 

 

REGOLAMENTO DELLA ATTIVITÀ “OLD” GOGLIARDICO 

 

Art. 1 Spirto del gioco e dell’assieme stare

Unico fu il Rugby, nobile gioco di Spirto leale, generoso e fiero pien di rispetto tal che non parvi poco fatto per gente schietta, per nulla altèro.

Per i vecchietti e d’essi gli stanchi membri della FIR regola senìle fu dal CORV riconosciuta sì che fratello, amico e giullare ognuno sembrie della competizione la tossina gli sia risparmiata.

Vile e dannoso sia considerato allora quell’atto traditor di questo giocoso Spirto “mona” venga additato chi lo disonora e all’ostinato prevaricator venga amputato un arto!

Art. 2 Responsabilitate

Al Capitan, primo folle fra i folli tocchi l’onere e l’onor in campo d’assicurar che il gioco mai non crolli ma sia dello Spirito emanazione e stampo.

Egli, e se egli falla, l’allenator, se è un ometto con potente e severa pedata nel didietro mandino il giocator scorretto di mente e di neurale retto a pascolarsi altrove, ove gli stronzi abbondino.

Niuno s’azzardi a saccagnar le arbitrali palle salvo che l’istesso Capitano, voce del mucchio e che la squadra non scalpiti come smaniose cavalle lasciando al prode far lo scaracchio e pure il risucchio.

Se, tuttavia, un giocator al fattor demente cui tutto fu dato per essere nel giusto il Codice tradisca e la sua Anima fervente la squadra lo punisca in modo netto e robusto.

Agli arbitri, notoriamente anime buone e oneste si chiede pietàde per le vecchie ossa di chi gioca e ch’essi le regole usino non come scoreggie moleste ma per salvar veterani e logori corpi, che cosa non è poca

Art. 3 Ciò che si vuole e si puote

Spirito rugbistico di nobil arte et riguardo pregno non vale solo in campo ma ovunque, invero e chi, ahimè, non sente in tale guisa, l’indegno che s’impali solitario e mesto sopra un albero di pero.

Se in campo infuria ardimentoso Sostegno nella vita brilla lucente e mite sorella Solidarietà essi son fulgidi compagni in questo ovale regno: il corvo aiuterà il corvo, e di tutti avrem pietà.

Rispetto non sia, all’orecchio del rugbista, parola vuota sia non discriminar per arroganza e boriosa presunzione e credersi per razza, idee o sesso il centro della ruota invero si palesi che tale sprezzo è solo schizzo d’un coglione.

Gentile sia l’impegno di chi organizza ad ospitar le molte squadre in lizza.

Chi litiga in partita, alfìn, non serbi astio e al terzo tempo s’otturi l’anale ostio.

Art. 4 L’improprio fare

S’additerà allo pubblico disprezzo, senza sollazzo ogni condotta frutto del ragionar di cefaleo cazzo:

Scassar lo scroto d’arbitro o d’altro giocator al gioco ammisso contestando forte, tedioso, veemente e, figa!, con far prolisso.

Perseverar testardo in falloso giuoco quando lo giudice ti diede già dell’ “oco”.

Far male al corpo, per volutate tua, a tuo fratello giocando o stando fermo, palesandoti peloso uccello.

Oltraggiar con fare ostile e pien di sdegno l’arbitro, l’avversario o il fido tuo compagno.

Portare in campo da fetidi furbetti un po’ troppi robusti giovanotti.

Schierar nella tenzone chi ancora gioca e può far danno o terminò tali battaglie sia pure da men di un anno.

Tritar gli altrui zebedei nel Sacro Terzo Tempo con altri confliggendo per cerebrale crampo.

Esibir, meschini e stronzi, con chiara o sottile tracotanza razzistiche condotte, evidenti scarti del lavorìo de panza.

Art. 5 Aggiungimenti et mutamenti

Nessuna creatura su questo miserando globo pensi quanto qui scritto superar della FIR la Legge inteso è, invece, a rendere il corvo vieppiù probo evitando l’asfissia di auto-immuni, acide scoregge.

Quanto quivi è scritto puotesi persin mutar di fatto solo se corvesco Direttivo, insiem, lo cagherà più adatto.

 

Parla il Corv

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